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La Politicità Sociale, nuova frontiera della politica
La Politicità Sociale, nuova frontiera della politica

L’espressione “politicità sociale”, che non esiste nel lessico filosofico e politologico, indica il grado di diffusione di coscienza, strumenti e forme politiche presenti nella società civile intesa come sfera distinta dai luoghi statali o sovrastatali ovvero dalle istituzioni che hanno il potere di prendere decisioni per tutti.

Un contributo di Pino Polistena

Baumann
Hanna Arendt
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Il Blog

Cronaca di una morte annunciata. Gabriel Garcia Marquez? No. Calenda/Renzi. IV/Azione; insomma il Terzo Polo (che poi sarebbe il quarto…). Carlo e Matteo, come bimbi nell’ immagine fotoshoppata, che giocano con dei mattoncini colorati. La dicitura: L’EGO. Oltre ad essere geniale, come gioco di parole, l’immagine riunisce tutte le contraddizioni che il duo dimostra. Lo dico con profondo rammarico. Da elettore, deluso. Si, ho votato per loro. Peccato che LORO… si considerino l’ORO (per proseguire con il calembour). Il problema è proprio quello. Entrambi i leader si ritengono più importanti del progetto che vorrebbero capeggiare. Loro sono l’oro, il valore aggiunto, il vero ed unico motivo per cui un elettore dovrebbe votare il Terzo Polo. Invece no. L’offerta pubblica di soluzioni politiche in Italia abbisogna di una componente liberaldemocratica quanto… il Po di pioggia. Con o senza Carlo e Matteo; che attualmente sono più zavorra che valore aggiunto… e va inoltre aggiunto che in qualità di leader a capo del proprio partito, occupano e sommano anche la carica di Senatore della Repubblica. Quindi non solo rendono egocentrico il proprio partito ma condizionano e controllano anche i gruppi parlamentari in Parlamento. Un trionfo di conflitti di interesse in perfetto stile eGotico. Il punto comunque resta un altro. Con l’attuale FORMA che il sistema politico ha, la gestione dei partiti politici non ha regole, non ha legislazione, non ha democrazia interna, non ci sono modi di contenere lo strapotere (o eventuali iperpersonalizzazioni) di singoli che detengono il controllo. Lo vediamo con il problema di successione a Silvio in FI. Lo vediamo con la malagestione del e nel Terzo Polo. Lo abbiamo visto con i 49 milioni di euro spariti nella Lega, o negli abusi della Margherita (all’epoca della nascita del PD). Ci preoccupiamo solo di chi guida il carro, ma non poniamo alcuna attenzione a COME sono progettati e revisionati i carri e tantomeno di varare regole per la viabilità. Eppure i CARRI/Partiti sono indispensabili per la democrazia. Ancora di più quando a guidarli ci sono “bambini che giocano a L’Ego”. 

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In questi giorni di diffuso allarme per le condizioni di salute di Silvio Berlusconi, ricoverato all’Ospedale San Raffaele, alle preoccupazioni per lo stato di salute dell’ex Presidente si aggiunge anche la discussione sullo stato di salute del partito Forza Italia.

Questo partito non è soltanto “presieduto”, organizzato, diretto, gestito da Silvio Berlusconi, è un partito POSSEDUTO e finanziariamente sorretto dal denaro dell’imprenditore (90 milioni di euro di fidejussioni Mediaset).

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Foto tratta dal Corriere della sera del 15/11/2022

La nostra analisi, che potrebbe riguardare qualsiasi partito, prende spunto dall’articolo del Corsera del 15/11/22 (di cui sopra riportiamo titoli e foto), che ci offre un’ottima occasione per capire la situazione patologica della politica in Italia.

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Pubblichiamo una intervista al nostro Giuseppe Polistena a "letture.org" che partendo dal libro da poco pubblicato, illustra in maniera semplice e chiara che cos'è la politica, come nasce, come dovrebbe svilupparsi, i suoi rapporti col potere.
Temi tutti contenuti nel suo ultimo lavoro "Politica, questa sconosciuta. Genesi e identità del comportamento politico", edizioni Mimesis,

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Le elezioni sono passate, tutti ora sono concentrati sul futuro, in attesa del prossimo governo e dei suoi primi provvedimenti.

Ma cosa avverrà nelle altre Amministrazioni Regionali o Comunali, o nel Parlamento Europeo, come conseguenza delle elezioni politiche di domenica 25 settembre?

Non ci sono ancora tutti i nomi degli eletti, perchè molti, come abbiamo visto, risultano eletti in più di un collegio. Dovranno quindi comunicare la loro scelta, che comporterà l'elezione di un altro candidato/a in lista dopo di loro.

Ci sono già però parecchi nominativi che consentono una prima analisi

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Eccoci alla seconda puntata delle nostre analisi dei candidati alle prossime elezioni del 25 Settembre 2022.

Ci occupiamo ora del rispetto del mandato. Ma cosa significa?
Per mandato intendiamo l'incarico assegnato ad una persona che si è candidata ad un certo ruolo elettivo (consiglio comunale, sindaco, consiglio regionale, ...) ed è stata eletta, ricoprendo quindi quell'incarico per tutto il tempo previsto.

Rispetto del mandato quindi significa rimanere nel ruolo per cui si è stati eletti, senza candidarsi a ruoli diversi.

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Si avvicinano le elezioni e come di consueto vogliamo fornire qualche analisi dei comportamenti dei partiti che per noi di Forme&Riforme costituiscono una vera patologia del sistema politico italiano.

Iniziamo con le Multicandidature.
Come noto, la legge elettorale vigente (c.d. Rosatellum, dal nome per primo firmatario della proposta di legge, Rosato), dà la possibilità ai candidati di presentarsi contemporaneamente in più Collegi elettorali. Più precisamente, si può essere candidati in massimo 1 Collegio Uninominale e fino a 5 Collegi plurinominali. Quindi si possono raggiungere fino a 6 presenze per l'elezione alla Camera o per l'elezione al Senato.

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