Normali eroi

Parafrasandolo la celebre frase di Brecht, direi: “Beata quella Democrazia che non ha bisogno di eroi”. Ovviamente il primo pensiero corre a persone come Falcone e Borsellino (ed a molti altri) quando si parla di eroi; ma non e’ questo l’orizzonte.

Il punto e’ provare a costruire un sistema normalizzato, regolato, tarato sulle persone e sui cittadini NORMALI. Ovviamente individui eccezionali fanno cose eccezionali; ma la Democrazia non dovrebbe risultare efficiente ed efficace SOLO grazie ad eccezioni. Sento troppe volte il rimpianto dei vari De Gasperi, Togliatti, Berlinguer, Moro, Ugo La Malfa, Einaudi… o per andare all’estero Adenauer, Churchill, Shuman, Thatcher… Possiamo apprezzarli (in base ai propri orientamenti ideologici) o meno, ma dovremmo parlare di Eccezional-crazia. La DEMO-crazia dovrebbe essere una cosa diversa. Prendiamo per esempio l’approccio di un cittadino “non eccezionale” alla politica: Sento la voglia ed il dovere di impegnarmi per il mio Comune, la mia Regione, la mia Nazione. Ho un determinato orientamento etico ed ideologico. Mi confronto con il panorama dei partiti politici esistenti; i loro orientamenti, la loro storia, i valori, l’organizzazione e le battaglie che intraprendono. Se ne riconosco uno che “mi somiglia” posso iscrivermi. Cercare di capirne di piu’ e magari imparare come posso essere utile e quale valore aggiunto portare con la mia partecipazione. Posso anche fondarne uno nuovo, qualora nessun partito esistente mi soddisfi. Cosa mi aspetto da un Partito Politico? Chiarezza, correttezza, trasparenza, democrazia interna, formazione ed aggiornamenti, dialogo e confronto. Nel caso risultassi utile, competente, capace, gradirei avere l’opportunita’ di dare il mio contributo. Saranno poi gli elettori a premiare me ed il mio partito alle elezioni. Oggi i partiti fanno questo? Non mi sembra. Qual’e’ la piu’ importante (quasi esclusiva) caratteristica che i partiti politici valorizzano oggi? La capacita’ di creare consenso. Porti voti? Ti candido. Buchi lo schermo? Ti candido. Hai 50.000 followers disposti a votarti? Ti candido. Disponi di qualche migliaio di “amici” (perfino amici degli amici) pronti a darti (venderti) il loro voto? PERFETTO. Sei uno sportivo, un artista, una qualunque celebrity che ha un minimo di notorieta’? …non ti sei mai occupato di politica e non ci capisci nulla? E che importa. Se porti voti… poi qualcuno ti dira’ cosa fare, come votare, quali iniziative appoggiare, cosa dire in una intervista. Per sfuggire a questo sistema, a questa forma della politica, bisogna essere eroi. Beata quella Democrazia che non ha bisogno di eroi.
Matteo Zambelli

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