Nomina dei candidati – La proposta

Generalmente, le norme per la scelta dei candidati ai vari livelli di elezioni, sono contenute negli Statuti di ciascun partito. Il problema è che tali prescrizioni non vengono seguite, oppure vengono fatte approvare liste già confezionate, senza possibilità di modifiche.

Modificare queste prassi non è facile, perchè difficilmente qualcuno si apporrebbe alle decisioni del segretario del proprio partito, senza incorrere in pesanti conseguenze. Deve perciò venire in aiuto a queste situazioni, una norma di legge che prescriva e controlli che a tutti sia data la possibilità di autocandidarsi (o di candidare una terza persona), che queste candidature vengano effettivamente sottoposte al voto delle assemblee degli iscritti, che esistano regole per selezionare chi ha un curriculum migliore ed un sostegno maggiore da parte degli elettori interni.

In passato qualche partito ha provato con una sorta di “primarie” locali, con un successo anche discreto. Purtroppo poi, col tempo, irrompono deroghe ed eccezioni che tendono sempre a dare mano libera, almeno in parte, al “capo” del partito.

Questo argomento comunque dovrà essere presente e applicato nella proposta di legge di riforma dell’istituzione “partito”, in modo da garantire la partecipazione ampia a queste decisioni, il rispetto del principio democratico, l’ascolto delle minoranze e l’accesso al le liste anche da parte di “indipendenti” (non iscritti al partito) nel caso vengano votati dalle assemblee territoriali.


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