In questo momento l’iniziativa della Sumud Flottilla al di là dell’esito che potrà avere, rappresenta l’anticorpo simbolicamente più potente contro la malattia occidentale, che è prevalentemente un terribile miscuglio di indifferenza e negazionismo.
Con sgomento registriamo interminabili discussioni per stabilire se si tratta di genocidio, crimine di guerra o pulizia etnica; registriamo che per alcuni gli atti che vediamo possono essere considerati “azione difensiva”. La distorsione ideologica dei fatti è massima. Ancora una volta neghiamo l’orrore, neghiamo il principio di civiltà che non può mai ammettere il coinvolgimento degli innocenti e specialmente di chi per antonomasia non ha colpe: i bambini.
Il centro studi “Forme e Riforme” riconosce la necessità di una reazione importante a ciò che sta accadendo in medio oriente e ritiene indispensabile l’intervento di organismi terzi che possano valutare e giudicare i fatti con obiettività. Israele non può rivendicare di essere l’unico giudice di sè stesso perché questa è la premessa degli atti indegni che sta commettendo.
Per questi motivi, seguendoli con apprensione, siamo vicini ai volontari della Sumud Flottilla.
Lascia un commento